impressioni sulla passione della fotografia e non solo

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lunedì 10 marzo 2014

Amistad

Ecco un altro momento sorprendente su Spielberg. Amistad fu l'ultimo dei sui film che non vidi al cinema, un gran peccato, perchè ieri ho riscoperto una storia bellissima. Un storia che si basa solo vagamente su eventi storici, e che grazie ad una magistrale fotografia, attori in stato di grazia e momenti davvero commoventi, offre una coinvolgente e durissima rappresentazione della schiavitù.

Avevo già visto il film anni fa, credo in videocassetta. Per cui molti anni fa. Mi era piaciuto ma non ne avevo raccolto tutta la potenza. Ora invece sono bastati pochissimi fotogrammi per entrare nella storia e abbandonare il mondo reale. Il film non risparmia momenti durissimi, scene in cui ho letteralmente distolto per qualche istante lo sguardo dallo schermo. Amistad fa soffrire e indignare. Risulta anche nauseante in alcune occasioni. Poi ti frega con l'espediente dell'aula di tribunale, con quello ti  seduce e con il monologo finale di Antony Hopkins ti fa definitivamente innamorare.

Non posso non paragonarlo a "12 anni schiavo" recente vincitore dell'oscar come miglior film e visto pochi giorni fa. No, non posso paragonarlo, Amistad è un altro pianeta. Per me un 8.5, su imdb 9.

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