impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

mercoledì 26 dicembre 2012

Buone Feste

di Fabio Foggetti

Ci sono sempre, travolto dalle festività.
Auguri a tutti, ci rileggiamo presto.




lunedì 17 dicembre 2012

Aperture 3, più o meno

di Fabio Foggetti

I giorni passati a caricare foto su MaxArtis e a leggere i commenti lasciati dagli altri utenti del sito, hanno evidenziato un particolare limite di Aperture 3. A tal proposito, so bene di non aver mai parlato, nemmeno superficialmente, del software che utilizzo per la post produzione dele foto. Aperture 3 di Apple è potente, economico e pur con tutti i suoi difetti, si integra bene con il sistema operativo del mio computer.

Ho parlato di limite di Aperture, ma è anche un mio limite, quello di non essermi mai posto il problema della distorsione delle immagini dovuta alla lente. In particolare, la distorsione nelle immagini in cui compaiono elementi architettonici verticali. 

Un utente, gentilissimo, ha preso questa mia immagine:


E l'ha corretta:




Il suo lavoro migliora moltissimo l'effetto finale. L'idea dietro l'immagine era di cogliere la geometria dietro la disposizione delle finestre, sottolineando la diversità di una delle quattro. Se il tutto traspare anche dalla prima foto, è indubbio che la seconda risulta decisamente più gradevole (e anche corretta).

Questo mi ha portato a fare una ricerca, capire come sopperire alla mancanza di questa funzione senza rinunciare ad Aperture. Ero molto ispirato da LensFix ma purtroppo non riceve più supporto e non è acqustabile al momento. Per cui ho optato per il plug in di PTlens, l'altro sofware consigliato in rete. Ad oggi ho provato a correggere due immagini ma con risultati non completamente soddisfacenti. Il programma mi sembra molto limitato, non sempre in grado di "aggiustare" la foto nel modo che vorrei. Ma forse, è solo questione di studio e tempo.


mercoledì 5 dicembre 2012

Tapirulan: foto anche quest'anno

di Fabio Foggetti

Eccomi, buon dicembre a tutti!
Come ogni anno, qui a Cremona, l'Associazione Tapiruan presenta il proprio Calendario, frutto di un concorso di illustrazione con partecipanti provenienti da tutto il mondo. Come lo scorso anno mi è capitato di aiutare l'organizzazione facendo delle fotografie. Il risultato del lavoro è in questo video, una serie di immagini che vogliono raccontare brevemente la serata di presentazione, la cena che ne è seguita e il momento di amicale incontro la mattina successiva. 
Momenti unici con persone fantastiche! Grazie a tutti, in particolare a Michele Prosperi, autore di una buona parte delle foto del video.

Buona visione.

mercoledì 28 novembre 2012

MaxArtis

di Fabio Foggetti

Se ne sta andando anche questo novembre durante il quale sono stato ancor più rado del solito con gli interventi sul blog. Però, questa volta, è anche la fotografia a portarmi via tempo, e ne sono contento.

Io non fotografo per lavoro, ma questo mese, sul lavoro, mi hanno chiesto di realizzare diversi scatti per illustrare i nostri servizi. L'impegno è appena iniziato, ne avrò anche per dicembre e lo trovo divertente (ma anche impegnativo). Sto imparando nuovi limiti della mia attrezzatura e della mia tecnica.

L'altro motivo di distanza dal blog sta nel titolo del post di oggi. MaxArtis è una community italiana di appassionati di fotografia. Suggeritami da un amico mentre di chiacchierava di foto davanti ad un caldo caffè, è stata una bellissima sorpresa. MaxArtis permette di fare ciò che altri siti non mi hanno permesso. Aiuta ad avere un confronto con le persone che come me amano usare la macchina fotografica. Si può caricare una propria foto al giorno (non di più) e difficilemente l'immagine non verrà commentata da almeno uno degli utenti. Anzi, l'invito è di commentare il più possibile, cercando di aiutarsi a vicenda nel vedere pregi e limiti del proprio lavoro e di quello altrui. Invito tutti ad esplorare il sito, il vastissimo forum e, magari, ad unirsi al gruppo.

venerdì 23 novembre 2012

Un po' di Po

di Fabio Foggetti

Non c'è nietne da fare, quando voglio rilassarmi e magari buttare un po' di pensieri, la macchina fotografica e il fiume Po sono un'accoppiata fantastica. 
Ecco qui alcune immagini scattate un paio di ore fa. Sono molto rumorose, quasi tutte scattate a iso 800 o 1600, Nikkor 35mm 1.8, situazioni improponibili per la Nikon D40. Tutto a mano libera, altrimenti che gusto c'è.






sabato 17 novembre 2012

Con una Leica le foto vengono SEMPRE bene. Gnè gnè gnè!

di Fabio Foggetti

il grande KenRockwell lo sa
Qual'è l'unica cosa che davvero conta in campo fotografico? Sono sicuro che in tanti lo sapete ma è l'occasione buona per esplicitarlo. Non è vero che il concetto significativo è la composizione, nemmeno l'idea o la luce o la lente. Ciò che serve per essere dei bravi artisti è la marca (e il modello) della macchina fotografica.

Nikon o Canon?
Una Sony? Una Pentax? Una Reflex o una  Mirrorless?

In realtà non ci si compra una reflex, ma una Canon o una Nikon!
Naturalmente io ho fatto la scelta giusta e voi no, gnè gnè gnè. 
Molti anni fa acquistai una Canon Powershot (inserire numero), non sapevo nulla di fotografia, proprio niente. Avevo pochi euro e poca voglia. Risultati terrificanti.
Poco meno di quatto anni fa la situazione è cambiata, e mi sono lanciato sicuro verso una Canon EOS (inserire numero). Ero convinto di essermi già fidelizzato, ah, il potere del marchio! Non concepivo altro che Canon, pur senza sapere nemmeno di cosa stessi parlando. Il mio portafogli però, che la sa lunga, non era d'accordo. A lui piaceva la Nikon D40, era nera come la Canon ed era una reflex come la Canon, ma a differenza della Canon costava 100€ meno! E fu così che per qualche tempo divenni Nikonista. Non un estremista della casa giallo-nera, ma comunque fiero della mia scelta, e con fare spocchioso snobbavo la concorrenza. Che idiozia.

La Nikon D40, non mancherò mai di ripeterlo, mi ha dato tantissimo. Strumento affidabile, leggero e, per essere una reflex, molto compatta. Buona non perché Nikon ma perché ho imparato a farne uso. E' la mia reflex, ormai la conoso bene. Tenerla in mano mi è familiare, la imposto ad occhi chiusi e conosco come reagisce alla luce.

Avranno usato una Leica, altrimenti sai che brutta!
Sarà così che il mio prossimo acquisto non sarà guidato da una "fede" particolare, ma dalla consapevolezza di ciò che vorrò ottenere (con il beneplacito del mio conto in banca).
Purtroppo (o per fortuna) niente impedirà alla Leica di tormentare i miei privatissimi sogni notturni. 

E voi? Come siete arrivati ad avere la macchina che avete? E perché?

giovedì 15 novembre 2012

Laica Talent 2

di Fabio Foggetti

Questa mattina, rapidamente ma con dolore, ho scelto e caricato le fotografie per il Laica Talent 2012. Da una rosa di 17 (dico, diciassette) immagini sono (maledizione) arrivato a 4. Il peggior numero quando ne vengono richieste 3.

La prima delle escluse è già conosciuta a chi mi segue qui o su facebook. Catturata durante un giro a Brescia la scorsa primavera.



Resto in attesa dell'approvazione delle altre tre, così che vengano rese di pubblico dominio. Niente di sorprendente, roba che è già passata di qui.

lunedì 12 novembre 2012

Leica Talent

di Fabio Foggetti




A parte il delirante fotofocus di Sony, sono pochissimi i concorsi di fotografia cui partecipo. Non certo per sentita superiorità, ma per mancanza di voglia e/o tempo. Qualche volta di convinzione. Ma come dire di no Leica! Voglio proprio trovare le 3 fotografie per il Leica Talent 2012. lo voglio per il nome del concorso, perché mi fido del concorso e perché voglio una Leica. Si signori, ne voglio una da anni ormai. Vi farò sapere, vi chiederò di votare, mi farò pubblicità ovunque.

Ora vado, devo trovare queste benedette TRE immagini.

giovedì 8 novembre 2012

Stampare le foto

Il cavallo campeggia fiero sopra la scrivania
di Fabio Foggetti

Se solo un mese va decantavo i vantaggi di poter leggere su supporto digitale con l'uso di un lettore ebook è da qualche tempo che comincio a farmi domande su cosa e, sopratutto, su come stampare le mie fotografie.
All'inizio è stata bulimia di digitale ma, sinceramente, anche qaundo raccoglievo ricordi con le vecchie compattine, la  tentazione di stampare è sempre stata presente.
Mai roba fatta in casa, quello no, ho sempre mal sopportato le stampanti. Ingombranti, rumorose e con il rischio di essere usate sempre troppo poco in elazione alla spesa affrontata.

La prima prova seria l'ho fatta con il servizio di stampa di Apple incorporato direttamente dentro il programma iPhoto che avevo nel vecchio portatile. Scelsi di impaginare un piccolo volume a ricordo di un viaggio fatto a Torino nel 2009. iPhoto all'epoca non offriva molte opzioni di personalizzazione ma, ad essere sincero, la cosa non mi ha mai disturbato più di tanto perchè tendo a preferire limitare le scelte a disposione. Il rischio è di perdere davvero troppo tempo in fronzoli inutili come i colori di sfondo o la dimensione delle foto. Il volumetto, piccolo, sottile e relativamente caro (se non ricrdo male poco meno di 30€) mi diede una certa soddisfazione. Da un lato mi aveva costretto a fare una vera selezione di tutte le foto scattate durante la vacanza e dall'altro mi permetteva di conservarle e rivederle a piacere senza dover accendere ogni volta il computer. 

Ho così ripetuto la cosa anche per le vacanze seguenti e per una precedente. 
Un'estate ho variato provando una misura di libro maggiore. Più caro e, tutto sommato, avendo scelto la copertina "morbida", anche più facile a rovinarsi col passare di tempo e mani.

tre volumetti Apple e uno fatto con Blurb

dettaglio del libro di Blurb


Di Apple però un paio di cose non mi andavano bene. La mancanza di un'opzione per un libro in formato quadrato e l'eccessivo costo della copertina cartonata. Su suggerimento di Paolo ho così provato il servizo di Blurb. Anticipando la mia recente passione per le foto con Instagram, scelsi il formato quadrato, sia per il volume, sia per buona parte delle foto interne. Il tutto protetto da copertina cartonata e sovracopertina stampata. Ottimo davvero. Siccome la voglia di fare altre ricerche non c'è accetto suggerimenti, in caso contrario, il viaggio dello scorso agosto in Provenza verrà pronto per Natale.

Se ve lo state chiedendo, ho tralasciato volutamente di parlare di album fatti attaccando le singole foto sulla pagina. Non mi sono mai piaciuti molto.

Cremona, Venezia, Londra tre luoghi in cui sono stato

Senza cornice, uno scorcio di Cremona in cucina


Apprezzo invece stampare e incorniciare le foto per metterle a muro. Ma ciò è molto più impegnativo di un album che, al più, può essere riposto in un cassetto. La stampa per muro va davvero selezionata con cura, diventa parte integrante dell'arredo della casa, un segno ben visibile anche alle altre persone. Fin'ora mi sono permesso di farne molto poche, due ingrandimenti 20x30 e tre fotografie piccole sobriamente incorniciate (anche in questo caso, non amo per nulla le cornici "pesanti")




martedì 30 ottobre 2012

Distacco temporale

di Paolo Grazioli

Qualche giorno fa stavo mettendo un po' d'ordine nelle cartelle con Adobe Bridge, e tra le foto scartate mi imbatto in questa, di due anni fa.

Freddo e vento

Mi sono fermato a guardare la miniatura chiedendomi cosa ci fosse di sbagliato nella foto, e perché mai l'avessi scartata. Mi piace parecchio!

domenica 28 ottobre 2012

Il suono di un'immagine

di Fabio Foggetti

io sentivo i mille rumori della stazione, ma lei?
Sicuramente altri prima di me hanno riflettuto sulla questione. Per cui io, come spesso è abitudine su questo blog, ci rifletterò brevemente. Ma qualche giorno fa me lo sono chiesto. Che rumore ha una fotografia? Di base, nessuno. 

Silenzio in chiesa, o forse era in corso una cerimona con centinaiadi persone?
Forse, dico forse, ha il rumore del luogo in cui ci si trova mentre la si osserva. Eppure non ne sono così convinto perchè volentieri, mentre si guarda una fotografia, magari bella, ci si perde talmente dentro di essa che i suoni esterni non esistono più, un po' come con un buon libro.

Ma una fotografia può avere, almeno per il fotografo che l'ha catturata, ancora dentro di sè i rumori del momento preciso in cui è stata congelata. Eppure anche in questo caso, nel momento in cui si guarda dentro al mirino della reflex, ci si concentra sull'immagine, sulla composizione e, a volte, anche sui parametri di scatto. In quei pochi istanti (o in quei lunghi minuti, in base a cosa si sta cercando di immortalare) l'orecchio si chiude, si è sordi a tutto ciò che non è l'immagine.

Magari la fotografia porta con sè i suoni della nostra immaginazione, delle nostre aspettative. O magari ci inganna, come può essere un fiore solitario nel silenzio di un campo, anche se magari a pochi metri corrono le auto su una strada che l'autore ci ha tenuta ben celata.

Qui l'esperienza comune ci dovrebbe aiutare.

mercoledì 24 ottobre 2012

Bianco e nero in camera.

di Fabio Foggetti

Esco per fotografare, non carico le batterie e così mi abbandonano subito. Fuori c'è nebbia, imposto il bianco nero in camera.


domenica 21 ottobre 2012

Atmosfera di casa

di Fabio Foggetti

Non di casa mia ma della Casa Bianca di Washington D.C. 
Da poco meno di un anno seguo saltuariamente le immagini di Pete Souza, fotografo ufficiale della residenza del presidente americano, e ne rimango catturato. Ci ritrovo davvero un'atmosfera familiare, calda, meravigliosamente sottolineata dai forti ma allo stesso tempo morbidi contrasti tra luci calde e ombre. Eppure deve essere una vita "discretamente" concitata quella di uno dei luoghi politicamente nevralgici del mondo. Probabilmente è proprio l'occhio di Souza che coglie e rimanda in particolare questi momenti di vita, perché di quello si tratta, delle vite di del presidente di una nazione e del fotografo che lo osserva. 

sabato 20 ottobre 2012

Due passi, una via di Cremona

di Fabio Foggetti

Reflex alla mano, qualche giorno fa dovevo andare a recuperare la mia auto a circa mezzo chilometro da casa. Quale modo migliore per non annoiarmi che rispolverare la Nikon, sempre troppo ferma in questo periodo. In realtà la cosa, che prima mi preoccupava, ora mi fa pensare che, semplicemente, ci sono dei momenti in cui non mi sento ispirato per cui tanto vale che mi dedichi piacevolmente ad altro.

Qualche centinaio di metri per qualche foto di strada.
La D40 risponde sempre molto bene, le macro con il 35mm 1.8 non sono fattibili, così come gli angoli particolarmente ampi e ricercati, ma resta una lente fantastica.

Qui avrei voluto una macro, anche perché non ho reso lo sfocato al meglio, troppo confuso

Questo scorcio mi piace, ma al solito, il merito va al contrasto tra il palazzo e il bel blu

dicevo, due passi

Artfiicio e natura

Quando la macchina riesce a coglierle trovo fantastiche queste ombre

Mancanza di grandangolo

sabato 13 ottobre 2012

Relativamente antica

di Paolo Grazioli

Da poco più di due anni mi ero accorto che qualche foto uscita dalla mia D50 non era a fuoco. Non ci badai troppo, pensando che fosse il micromosso dovuto a condizioni di scatto non ideali. Quando però cominciai a riguardare i dati EXIF e notai che alcuni scatti erano a 1/200 con focale sui 24 mm, controllai di non avere il morbo di Parkinson a mia insaputa. Esito negativo.
Incolpai subito l'obiettivo (il 18-55 del kit) e dato che ero curioso di provare questa magia chiamata VR, comprai il 18-55 VR II.
Gita al lago, un po' di foto, e il giorno dopo mi accingo a catalogare le foto con Adobe Bridge e mentre ne guardo alcune al 100% vedo che non sono a fuoco.

screenshot bridge loupe
Purtroppo dal display della macchina fotografica non si nota

lunedì 8 ottobre 2012

Parola alle parole, Kindle

Oggi mi sono accorto che è passata ben una settimana dall'ultimo post, tra l'altro un iPhoneography Monday! Siccome di foto non ne ho scattate e di riflessioni, al momento, non me ne vengono, mi sono fermato a riflettere su cosa ho fatto in questi giorni. La risposta è arrivata subito, ho passato un sacco di tempo a leggere.
Leggere mi piace moltissimo e quest'anno mi sono impegnato ad aumentare un po' il numero di libri rispetto al lustro precedente. Ci sono parzialmente riuscito, ma ne devo ancora fare di strada prima di arrivare ai ritmi del mio periodo aureo. La particolarità della settimana però è data dal fatto che ho terminato il mio primo ebook sul nuovo Kindle di Amazon.


Esperienza assolutamente positiva, sia per il libro, il classico d'avventura "Le Tigri di Mompracem" sia per il primo impatto con questo, per me, nuovo tipo di oggetto tecnologico.
Come detto si tratta del Kindle prodotto da Amazon, il modello base, la cui prima caratteristica positiva è proprio il prezzo. Ma non solo quello mi ha meravigliato. Dopo la prima mezz'ora passata a capire le funzioni dei tasti e a familiarizzare con lo schermo apparentemente un po' troppo piccolo e grigiastro, sono stato letteralmente risucchiato dalla narrazione di Salgari. Mi sono completamente dimenticato di star leggendo su un supporto elettronico. Promosso anche lo schermo. Certamente c'è di meglio, quantomeno il Kindle Paperwhite lo sembra, ma anche il mio non affatica per nulla gli occhi. E le dimensioni, potendo regolare le dimensioni dei caratteri e dell'interlinea, sono ideali per tenerlo con una mano sola.
Ecco un altro punto, la leggerezza, il quasi non sentirlo in mano e il poterlo portare comodamente con sè.
C'è altro:
i vocabolari integrati
il retro gommoso antiscivolo
la possibilità di scaricare il primo capitolo di un libro prima di acquistarlo
il relativo risparmio economico se si legge almeno, credo, una decina di libri l'anno
poter sincronizzare il libri con l'omonima applicazione per iPhone

Di certo i libri illustrati e i cari volumi di fotografia non sono adatti ad essere studiati con questo Kindle, ma i romanzi e i saggi, specialmente quelli d'attualità, sono il suo pane quotidiano.

giovedì 27 settembre 2012

10 metri, 10 immagini

Ecco, tornato a casa in tarda serata, l'ho fatto. Ho provato a cogliere le 10 immagini che Chase Jarvis ritiene esistano nei 10 metri che ci circondano. Siccome avevo fretta, ho usato solo la fotocamera dell'iPhone. Ammetto che non è stato facile e che, per rendere più interessanti le fotografie, le ho passate allo sviluppo con Snapseed per iOS. Si sprechino i commenti.











In cerca di idee

E' ormai un mese che sono tornato dal viaggio in Francia, gli impegni di lavoro hanno succhiato energie  e con quelle la voglia di scattare. Le banali ossessioni di cambio della macchina fotografica sono una scusa per giustificare il non aver ancora ripreso in mano la mia. Ciò che manca veramente, e di cui occasionalmente sento la mancanza, è l'idea di un progetto da realizzare. Sono riuscito a trascurare anche Insatgram! Senza immaginare luoghi esotici, devo affidarmi alla filosofia di Chase Jarvis "Ci sono almeno dieci grandi immagini che aspettano di essere colte nei dieci metri attorno a dove sei ora".
Mr Jarvis, credo che lei abbia proprio ragione. magari colgo anche l'occasione di rispolverare l'economica Canon 480 che ha una buona modalità super-macro, piuttosto che scattare ancora nelle mie amate strade o a spasso per la campagna. 
Anche scrivere sul questo blog è un buon modo per confrontarmi con la mancanza di ispirazione, stimolando il suo ritorno. Capita anche a voi?

lunedì 24 settembre 2012

iPhoneography Mondays

Ci ho preso gusto, ecco dunque un nuovo sfondo del lunedì per il vostro quasi vecchio 4S (e 4 e 3GS).
Il 5 lo vedremo in Italia  questo venerdì. In base ai contatti deciderò se proseguire con queste idee di sfondo ormai datate.

Buona settimana!


domenica 23 settembre 2012

Ossessioni

Ieri sono stato vicino a Milano al Photo Cine Video Exhibition, ospite dell'amico Marco Castelvecchio, blogger di Communication Breakdown. Dopo aver fatto una coda di 40 minuti per la cassa sbagliata, siamo arrivati alla tanto agognata fiera. Non molti espositori, tanto materiale d'antiquariato, da collezione, da utilizzo. Molta pellicola, poco digitale.
Io sono ancora un "fotografo digitale" mentre Marco è ormai definitivamente convertito alla pellicola. Ed è così che grazie alla sua "ossessione" mi ha illuminato su tante macchine fotografiche belle ed affascinanti che non conoscevo per nulla. Quella che mi ha colpito di più è stata la sua "nuova" Ricoh GR1, una piccola compatta metallica con utili controlli manuali che funziona con i vecchi, cari rullini da 35mm. Aspetto di vederequalche sca tto, ma già me la figuro con un buon ILFORD bianco e nero per qualche scatto stradale.

Tralascinado le splendide Leica M3 e M4 presenti a prezzi per me inammissibili, sono stato catturato da due idee. 
Prima: una Nikon D80 usata per sostituire la mia D40 quando mi serve davvero una reflex. E sopratutto una reflex che non mi contringa a rinunciare ai tanti splendidi nikkor a prezzi assolutamente avvicinabli ma che non sono dotati motore di autofocus interno. Intendiamoci, come detto più volte, la D40 è splendida ma, oltre che del motore di autofocus interno, manca di diversi comandi attivabili con tasti fisici. Idea comunque riposta nel cassetto, per l'ennesima volta.
Seconda: volevo prendermi una compatta, dal sensore grande, sempre per sostituire la  reflex. La reflex è ingombrante, pesante e vistosa. Tre caratteristiche che la  rendono spesso inadatta ad uscire con me. In fiera avevo trovato una Olympus micro Quattro Terzi (una E-Pl1 usata) a 100€. Solo corpo macchina. Tentazione che per un'ora non ha fatto altro che ronzarmi in testa. Poi mi sono reso conto che la mancanza di comandi fisici e di un mirino ottico l'avrebbero resa per me scomoda in poco tempo!

Inoltre Marco mi ha lasciato in prova durante la mattina la sua Fujifilm X100! La mia macchina digitale ideale! Niente avrebbe retto il paragone. Si tratta di uno strumento meraviglioso, anche nei difetti. E così l'ossesione ritorna, e così ne scrivo, che poi mi passa.

lunedì 17 settembre 2012

iPhoneography Mondays

Buon giorno e buon inizio settimana. Per il secondo lunedì contribuisco con un nuovo sfondo per iPhone (3GS, 4 e 4S) scattato direttamente dal sottoscritto. In particolare si tratta del mio attuale sfondo, raccolto una mattina d'agosto nella città francese di Arles. Tazza di caffè appoggiata su una coloratissima tovaglia di plastica.
Il perchè di questi sfondi del lunedì lo avevo raccontato qui.

Ciao



giovedì 13 settembre 2012

Quando i soldi (si) contano

Gli amici che mi seguono lo sanno, la macchina fotografica al primo posto della mia lista dei desideri è la Fuji X100. Da qualche settimana fuori produzione, ha contribuito a far nascere la splendida serie X di Fuji, con la X-pro1 e la recentissima X-e1
Attualmente si tova ancora con estrema facilità a prezzi estremamente impegnativi, per me. Su Amazon, giusto ora, si trova a 864€. Per questo saltuariamente faccio un giro tra gli annunci dell'usato e giusto ieri mi capita sott'occhio a 600€ tondi con spese di spedizione. Ci ho pensato, ho contattato il venditore ma poi, riflettendo, ho rinunciato. Davvero averla tra le mani avrebbe scatento chissà quali capacità artistiche? Ottima qualità fotografica, lente fissa da 35mm, mirino ibrido e leggerezza avrebbero fatto di me un maestro dell'immagine?

Si tratta di caratteristiche interessanti il cui insieme rende l'oggetto particolarmente desiderabile per me, ma...
Ma con meno soldi sono appena tornato da un bel giro in Provenza e Camargue, con conseguenti foto.
Ma con meno soldi potrei prendere una micro 4/3 di Olympus, rinunciare al mirino ottico ed avere una buon compromesso tra qualità e trasportabilità.
Ma con meno ci potrebbe stare una lente (usata) per la D40. Una lente che possa permettere di sperimentare e creare in modi nuovi, con la fotografia macro o con quella grandangolare.
Ma con meno e andando contro al mio desiderio di leggerezza, potrei procurarmi un corpo reflex più avanzato (sempre guardando all'usato s'intende).

Ma con meno potrei fare altre cose, che non hanno a che fare con la fotografia.

Cara X100, magari tra un anno.

lunedì 10 settembre 2012

iPhoneography Mondays

Stamattina andando a visitare il blog di fotografia Comunication Breakdown non ho trovato il consueto “iPhoneography Mondays”, il wallpaper per iPhone del lunedì! Per chi non conoscesse il blog, lo consiglio vivissimamente, l'importante è masticare l'inglese.
Siccome quasi certamente dalla fine di questo mese, con l'arrivo del nuovo iPhone 5 dallo schermo allungato, questi wallpaper non andranno più bene, questa settimana supplisco io. Poi si vedrà.


domenica 9 settembre 2012

Provenza e Camargue: i colori di cui accennavo

scorcio "classico", scontato simbolo di Provenza
Non ho saputo resistere, scrivevo nell'ultimo post, ai colori del viaggio francese. Troppo sfrontati, in quella fine di agosto, per essere lasciati lì. Alcuni me li sono voluti portare a casa, anche quelli sorprendenti della sera.

Personalmente non possiedo chissà quale corredo fotografico e in ogni caso, siccome mi piace viaggiare leggero, non potrei sopportare di avere nello zaino troppi obiettivi e, magari, un secondo corpo macchina. 

Per cui mi sono fatto bastare la Nikon D40, una macchina anzianotta che da un po' fantastico di sostituire ma che, proprio con queste fotografie, è ritornata a stupirmi e a non far pesare alcune delle sue limitazioni. Non nascondo che spesso e volentieri la stessa D40, per quanto piccola e leggera, mi ha dato fastidio dopo diverse ore a piedi. Per cui figuratevi se, anche potendo, mi sarei portato più obiettivi, magari pesanti!

Sono partito con due soli, il Nikkor 18-55 e il 35mm 1.8. Buona squadra che si dava il cambio tra il giorno e la notte.

il 35mm mi ha dato la possibilità di questo
Parto con il 35, perfetto per uscire la sera, per evitare di portarmi il cavalletto (che non ho) o il monopiede (che ho ma che ho montato solo al parco ornitologico). Scattare con f 1.8 vuol dire rinunciare ad una buona messa a fuoco, accettare il compromesso degli iso800 (che sulla D40 sono appena accettabili) ma avere poco peso e la possibilità di cogliere al volo le atmosfere dei vicoli storici. 

Il 35mm (che ricordo, sulla D40 equivale ad un classico 50mm delle macchine a pellicola) è sufficientemente versatile che, qualche volta, me lo sono portato anche di giorno. Sfortunatamente non sopperisce al grandangolo, un tipo di lente che esercita su di me un fascino indiscutibile. Qui è entrato in gioco il 18-55, la vecchia lente venduta in kit con la reflex, che mi ha permesso molto spesso di trovare proprio ciò che cercavo.

mare e cielo tempestoso
Non sarà un gran vetro in quanto a nitidezza e nemmeno in quanto mancanza di distorsione ma era l'unica lente "larga" che avevo con me e ha fatto molto bene il suo dovere. Anche nel mettermi a disposizione una decente escursione focale, permettendomi di avere un corto tele (i 55mm) a disposizione per alcune inquadrature.

Sono contento di ciò che ho portato a casa, sono poche immagini che mi rimangono degli occhi con piacere. Detto questo, se avessi avuto possibilità di scelta avrei preferito il Nikkor 16-85 per il giorno e la Fuji X100 da portare in giro la sera.


 
come sopra, sempre il 18-55 alla sua focale più ampia
Controluce dall'atmosfera "romantica" sempre con grandangolo

palazzo dei Papi ad Avignone

Sempre il 35mm 1.8

Spesso le case rendevano più alla luce dei lampioni