impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

mercoledì 9 maggio 2012

Poter fotografare

Perchè mi siano venuti questi pensieri proprio oggi non lo so di preciso. Forse, riflettevo, nascono dalla mia storia personale che è andata ad impattare con due "cose", oggi. Il libro Chasing the Light di Perello, che oltre ad essere scritto da una persona competente, trasuda gioia e passione per la fotografia, facendomi dire "oggi esco e scatto, domani esco e scatto, esco e scatto tutte le volte che posso" e le notizie sui suicidi al tempo della crisi economica. Ogni morte è una storia personale a parte, che richiede il più profondo rispetto e per questo mi infastidisce molto l'apparente campagna mediatica che si crea in queste settimane intorno a queste notizie. Percepisco un certo sfruttamento degli eventi e una volontaria ingnoranza del livello sociale dell'argomento. I dati, serve una analisi dei dati quando si sparano considerazioni del genere. Questi gesti sono davvero in aumento? Lo sono proprio per queste cause? Ho l'impressione che tutto ciò proprio non succeda.

Poi sono da poco passati anche il 25 Aprile e il Primo Maggio, con il loro carico di significati. La lotta per la libertà, per la dignità, per la vita in pace.

Intanto io fotografo, in tanti lo facciamo. E' sicuramente un privilegio. Poter avere il tempo e il desiderio di uscire a divertirsi cercando di cogliere la luce giusta, goderne e trasmettere questa gioia anche agli altri. E' sicuramente un diritto. Vivendo oggi, in questi anni, in questo paese in cui la storia di uomini e donne ha portato, attraverso gioie e sofferenze, al diritto di ognuno di noi ad essere libero, rispettato e rispettoso degli altri. Ciò che per me è scontato so che non lo è per altri. E spesso a ricordarmi di queste persone sono proprio le fotografie.

Poi ho scoperto questo sito


1 commento:

  1. Sono d'accordo sul discorso che fai, di fondo, sul modo becero del giornalismo di sfruttare eventi per dare una lettura interessata (per motivi commerciali o politici della situazione). Non è solo questo il caso, ma penso anche, per esempio, a quando durante il governo Prodi a causa della massiccia propaganda di Studio Aperto e soci la gente avvertiva il problema-sicurezza e i rincari come le più gravi debacle dell'esecutivo, quando invece il numero di reati era addirittura calato e il lieve rincaro dei prodotti agricoli influiva a fine mese in maniera ridicola sul bilancio delle famiglie ed era dovuto essenzialmente a problemi metereologici.

    In questo caso, però, farò finta di niente e lascerò che mi convincano che esiste un'emergenza suicidi. Questo perché i piccoli imprenditori sono una categoria senza protezione (non hanno né Confindustria né i sindacati a urlare per loro), e la loro situazione è davvero diventata drammatica a seguito della crisi, e sono davvero diffuse situazioni in cui pur di non licenziare i propri due-tre dipendenti i proprietari di piccole imprese stanno da qualche anno lavorando sostanzialmente senza guadagnare, quando addirittura non ci mettono dentro soldi, nel lavoro. Cosa che a un dipendente non può succedere, per esempio.

    Quindi, per tirare le somme: giornalisti puttane, ma per stavolta va bene così.

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