impressioni sulla passione della fotografia e non solo

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sabato 19 settembre 2015

EXPO 2015: seconda visita

di Fabio Foggetti

Il 31 Agosto sono tornato ad Expo, a differenza delle precedente visita di Luglio, in questa occasione ho trovato decisamente molti più visitatori, rimanendo sorpreso delle lunghe code in certi padiglioni. Neppure questa volta ho visto tutto quello che mi mancava eppure accompagnavo un disabile, cosa che mi ha permesso di saltare diverse lunghe attese. Insomma, fossi stato di nuovo solo mi chiedo cosa avrei fatto. Qui avevo caricato alcune immagini.

Come accennato ero in compagnia di una persona su sedia a rotelle, posso dire che non ci sono state difficoltà nel muoversi dentro Expo. 

Questo giro ho visto i seguenti padiglioni e cluster.

Padiglione ONU o padiglione ZERO: di grande impatto l'ingresso con la libreria gigante. Bello l'albero e la presentazione della storia dell'umanità attraverso l'evoluzione di agricoltura e allevamento. 

Vietman: In pratica è un negozio di souvenir turistici. Credo abbiano fatto buonissimi incassi vendendo i tipici cappelli di paglia. tantissima gente li indossava in giro per la fiera.

Cluster Cambogia: divertente rappresentazione del riso.

Cluster Cuba: un bar, insomma, "diamo da bere al pianeta".

Cluster Camerun: classico negozio da cluster con accenni sul cacao.

Cluster Kenia: un bar col caffè.

Thailandia: presentazione accattivante con tanti monitor, grafica (a volte scadente) spesso mirata più ai bambini, e sottotitoli in inglese e/o italiano un po' confusi. Alla fine filmato di propaganda su tutte le belle cose fatte da sua maestà.

Emirati Arabi: inizialmente il padiglione ricorda un canyon. Vendono presentate in modo originale e sintetico alcune idee sulle problematiche legate alle risorse. Segue un cortometraggio ben fatto, con effetti 4D e un audio notevolissimo.

Cluster Tanzania: un negozio promozionale.

Cluster Vanatu: una triste agenzia viaggi.

Ristorante Spagna: affollatissimo e un po' caro. 

Germania: interessante per contenuti e modalità di trasmissione degli stessi, attraverso dei cartoncini interattivi. Forse troppo vasto per poter leggere tutto. Molto coinvolgente lo spettacolo canoro finale.

Principato di Monaco: un padiglione piccolo, molto bene costruito e che cerca di trasmettere concetti interessanti e pertinenti con EXPO.

Oman: ambiente piacevole con una serie di filmati e infografiche sul cibo nell'Oman.

Cluster Palestina: negozio con kebabaro.

Cluster Giordania: negozio con kebabaro un po' più elaborato.

Cluster Somalia e Giubuti. Negozio spoglio e colorato.

Cluster Mauritania: piccolo ma ricco di informazioni e cibo diverso dal solito.

Cluster Liberia e Repubblica Centroafricana: oggetti, borse e cannoli siciliani!

Cluster Eritrea: davvero povero.

Cluster Senegal: negozio.

Cluster Egitto: in confronto a molti altri cluster hanno osato di più (e ci voleva poco) introducendo elementi di realtà virtuale.

Cluster Serbia: ho molto apprezzato che abbiano scelto di sottolineare l'importanza della condivisione del cibo.

Cluster San Marino: spazio anche stavolta promozionale.

Cluster Albania: l'ascensore era rotto.

World Expo Museum: ah! Una soddisfazione poter vedere dove come e quando sono state realizzate le precedenti EXPO.

Cluster Tunisia: hanno ricreato una tenda del deserto. Una tenda molto virtuale, non una vera ricostruzione. Ho apprezzato anche se a livello di contenuti non c'è in pratica nient'altro.

Palazzo Italia: non mi è piaciuto. Un'occasione sprecata e poi troppa, davvero troppa gente.

Non so se ci sarà una terza visita. EXPO è un po' come Gardaland ma senza montagne russe. Un'occasione sprecata, a livello di padiglioni. Uno spettacolino dove, a mio parere, a farci davvero una magra figura sono gli stati che non sono riusciti a partorire idee interessanti (per evidente mancanza di volontà)


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