impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

mercoledì 6 novembre 2013

Relativamente moderna

di Paolo Grazioli

Il problema di autofocus che affligge la mia D50 sembra purtroppo andare peggiorando nel tempo, e non posso più permettermi di scattare 3 o 4 foto per ogni inquadratura per limitare i danni. Da qualche mese mi sto guardando intorno per capire cosa affiancare alla D50 (che non darò mai via, sia perché vale poco o niente, sia perché qualche vantaggio rispetto alle macchine moderne ce l'ha).
Dopo aver letto moltissimo sulla D80, D90, D200, D300, D300s e D7000, mi son fatto prestare una D5100 da un collega. Non ha le caratteristiche che mi servono (niente motore AF, niente pulsanti per accesso diretto ai parametri, troppo piccola per le mie mani enormi), però ha il sensore della D7000 e un firmware moderno: volevo rendermi conto delle migliorie dell'interfaccia introdotte dal 2005 a oggi.

Più di 6 anni di evoluzione

L'aspetto che più mi interessava testare era la resa dei JPEG nativi rispetto ai RAW processati con Adobe Camera Raw, e quanto tempo si possa risparmiare evitando interamente ACR. Negli ultimi anni ero ritornato a scattare in RAW con la D50 semplicemente perché le ultime versioni di Camera Raw mi permettono di ottenere dei file migliori di quanto possa fare il datato firmware della D50.

Effettivamente devo dire che di migliorie ce ne sono state, e il piccolo test che ho effettuato mi ha convinto sulla bontà dei JPEG nativi – sapendo chiaramente che è meglio azzeccare la foto al momento della cattura. Con i RAW abbiamo molto più margine per correggere a cose fatte, ma io cerco sempre di non cadere nel tranello "scatto approssimativamente tanto posso correggere dopo", soprattutto da quando ho iniziato a usare la pellicola.
Inoltre 16 megapixel sono veramente tanti e i RAW occupano un sacco di spazio (rispetto a quelli della D50). Li userei solo in foto di paesaggi, anche se sinceramente le foto da 6 megapixel (a volte anche 5 dopo un taglio) stampate 35x50 cm su tela sono perfette. 

Parlando di dimensioni, ho potuto verificare che se l'obiettivo è sufficientemente nitido e la foto non è mossa, 6-8 megapixel sono sufficienti. Un numero maggiore serve solo se si ha necessità di croppare. Sorprendentemente, Il RAW della D50 gonfiato alla stessa risoluzione della D5100 non mostra differenze alla distanza da cui uno guarderebbe la foto stampata alle (generose) dimensioni corrispondenti alla vista al 100% su un monitor a 96 DPI (ad esempio 21.4" con 1600x1200 pixel):

50 mm AF-D 1.8 @ f/8, ISO 400. Centro della foto. JPG profilo Standard. Adobe CR 6.4.1.145
I colori non sono identici a causa della mia pigrizia, spendendo qualche minuto in più su CR si sistemano facilmente.
Per avere più o meno la stessa resa del JPG partendo dal RAW della D5100 possono essere necessari anche 15-20 minuti, a causa soprattutto dell'ADL (Active Dynamic Lighting, non so come si chiami in italiano) che regola luci e ombre in modo localizzato sulle varie parti della foto, e richiede quindi interventi precisi coi pennelli di Adobe CR – la cui interfaccia lascia parecchio a desiderare.
L'alternativa sarebbe lavorare la foto esclusivamente in Photoshop, ma per preservare i benefici del RAW è necessario aprirla in 16-bit con ulteriore enorme dispendio di spazio.

Capirete perché la prospettiva di avere JPEG quasi perfetti già pronti sulla SD della macchina fotografica sia molto allettante, insieme alla superba facilità d'uso dei nuovi firmware Nikon faccia pendere la bilancia a favore dell'ultima generazione di apparecchi.

6 commenti:

  1. Concordo sulla praticità del jpeg ma forse, avendo due flussi di lavoro diversi, mi chiedo se per i "bianchi e neri" scatti in jpg o scatti in raw.

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    1. I bianchi e neri in realtà ormai li faccio solo a pellicola :) Altrimenti, se dovessi farli in digitale, penso proprio che li farei in RAW.

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    2. Io il b/n lo faccio sviluppando il raw, così come anche il colore. Silver Efex Pro per il primo, Color Efex Pro per il secondo. Parteire dal Jpg sarebbe impossibile. Alcune foto le "stravolgo" ma mi rendo conto che partiamo da due filosofie differenti. Io spesso scatto e penso "la aggiusto poi".

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  2. Il pensiero di scattare e lasciare alla macchina la regolazione ma soprattutto come comprimere la mia foto mi inorridisce... non faccio scatti da urlo, ma partire castrato non mi va :P
    Per quanto riguarda il confronto tra le foto, mi sembra evidente lo "spappolamento" del file nella versione JPG (molto evidente nella chioma dell'albero a sx ma non solo )
    non ho mai usato ACR e Photoshop, ma consiglio di provare Lightroom :)

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    1. Mah tieni conto che non ho toccato il profilo della D5100 quando ho scattato, quindi il JPG è "standard", ovvero con contrasto / sharpness / saturazione medi. Mentre ACR di base spinge già su quei parametri e le foto escono piuttosto croccanti. Cercherò di rifare il test configurando il profilo JPG appropriato.
      E in ogni caso ricordo che si tratta di foto con larghezza 1 metro e 30... Sfido chiunque a notare le differenze alla distanza normale da cui si guardarebbe una stampa simile :P
      Per quanto riguarda il "lasciare alla macchina la regolazione", con tutto quello che costa il suo processore, ci mancherebbe anche che io lo lasci inutilizzato! Per chi scatta solo in RAW dovrebbero fare un modello senza processore, molto più economica :D

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    2. "Per chi scatta solo in RAW dovrebbero fare un modello senza processore, molto più economica" interessante soluzione ! la voglio !!! :D
      Però anche il sensore lo paghi, e tutti i suoi singoli megapixel ! Così come la qualità dell'ottica con il suo potere risolvente e il suo contrasto ... Io sono dell'idea che la compressione va tenuta solo ed esclusivamente alla fine del workflow fotografico.

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