impressioni sulla passione della fotografia e non solo

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domenica 29 luglio 2012

Specchio, specchio...nex(t)


Seconda parte delle mie considerazioni sulle macchine fotografiche mirrorless ad obiettivi intercambiabili attualmente sul mercato. Come la volta precedente non si tratta di recensioni ma, più semplicemente, di una presentazione scritta secondo personalissimi criteri per capire se queste macchine possono sostituire in qualche modo l'uso di una pesante ed ingombrante reflex, fosse anche la mia piccola Nikon D40.

Sony Nex. Lo scorso anno, giudicando semplicemente dall'estetica questa serie di Sony, ebbi un moto di rifiuto. Affascinato dalle vecchie macchine degli anni '50, '60 e '70 avevo trovato il design delle nex troppo esageratamente futuristico. Superato questo primo irrazionale presa di istanza ho cercato di capire meglio la scelta della casa. E mi sembra che Sony abbia fatto centro. A giudicare dalle recenti recensioni, la seconda generazione dei queste mirrorless propone una ottima qualità d'immagine con sensori APS-C paragonabili a quelli della sua linea DSLR ALPHA. Ma anche l'estetica, funzionale per ridurre il più possibile il corpo macchina, credo sia molto ben riuscita nel design, nei materiali e con un utilizzo dell'interfaccia touch screen che mi ha positivamente colpito.
Sony propone tre modelli che già a partire da quello più economico (Nex 3C) offre risultati di buon livello. 
Ma se il sensore e il software sono un punto di forza, Sony, per ora, pecca nella dotazione di lenti "native" per il sistema Nex. Vero che per quanto mi riguarda un buon 18-55 e qualche ottica fissa veloce sono più che sufficienti ma la scelta è proprio ridotta. 

Fuji X-Pro1: esageratamente bella, con un design vintage, la sorella maggiore della stupenda X100 si propone personalmente come il vero model year 2012. Peccato che dimensioni e costo la portino ad essere fuori scala rispetto alla concorrenza. Dotata del plurielogiato mirino ibrido e di diversi controlli manuali, la X-Pro1 non è certo molto più maneggevole di una DSLR. Per il resto mi sembra sia davvero un sistema destinato ad avere un buon futuro.

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