impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

domenica 24 giugno 2012

Aspettando la luce

di Paolo Grazioli.

Il titolo è un riferimento al bellissimo libro Waiting for the Light di David Noton, che recensirò non appena riletto una terza volta (per il momento è saldamente in cima alla classifica dei miei libri di fotografia preferiti).
Parlerò di un aspetto forse banale per gli esperti; meno ovvio per chi si cimenta da poco con la macchina fotografica: l'estrema influenza che un intervallo di pochi minuti può avere sui colori di una foto, quando si scatta all'alba o al tramonto. Sono i due momenti della giornata che amo per via della luce, che purtroppo è fuggevole quanto mai.
La differenza di una manciata di minuti può trasformare uno scatto da "vabbeh… cestino" a "però, mica male!".

Le foto con cui mi aiuto nella spiegazione sono così come uscite dalla macchina fotografica, niente è stato toccato in Photoshop (a parte il ridimensionamento e il solito Smart Sharpen).

Alle ore 21:49 la serata finale della Fête de la Musique di Montpellier era già iniziata da quasi due ore, e dato che io ho sempre il cavalletto pronto vicino alla finestra ho voluto fare più che altro una foto ricordo:
21.49 Montpellier

La luce ambientale è ancora forte, i lampioni ancora spenti, e il cielo con poche nuvole non aiuta: è troppo chiaro. L'inquadratura mi piace, ma i colori sono sciatti. Come foto ricordo potrebbe anche andare bene.
Dato il volume della musica (è come essere alla Street Parade di Zurigo) non potevo certo mettermi a studiare o guardare un film quindi decido di rimanere affacciato alla finestra per godermi la serata.

Quindici minuti dopo, alle 22:04, l'accensione dei lampioni con la loro calda luce gialla ha ridestato l'interesse verso il cielo (il blu è l'opposto del giallo). L'occhio umano aggiusta automaticamente l'esposizione per cui la scena non mi pareva tanto differente da prima, ma so che il sensore è diversamente sensibile e soprattutto se sto sotto di almeno 2/3 di stop riesco ad accentuare il blu:
22.04 Montpellier




 
Be', ora sì che è una foto ricordo che vale anche la pena mostrare! È leggermente più scura ma la sottoesposizione (credo fosse 1 stop) migliora la saturazione di quasi tutti i colori, e i lampioni adesso bilanciano decentemente l'insieme delle luci artificiali rispetto al cielo.
A questo punto sono già soddisfatto, ma mi chiedevo se non si potesse guadagnare in leggibilità sulla piazza centrale, in modo da attirare l'occhio che entra nella foto dal viale in basso a sinistra. Aumentare l'esposizione mi avrebbe fatto desaturare i colori e sicuramente sbiadire il cielo. Allora aspettiamo ancora!

Soltanto 6 minuti dopo, alle 22:10 direi che ci siamo:
22.10 Montpellier

In questi sei minuti la luce ambientale è scesa quanto basta per rendere le luci artificiali perfettamente bilanciate col cielo (ho aumentato l'esposizione di 1 stop abbondante); le nuvole fortunatamente sono rimaste in zona e gli danno un minimo di spessore; la piazza ora è meglio illuminata e colorata, e l'occhio viaggia dal viale al palco e si sofferma sui neon dei locali attigui; le finestre del palazzo riflettono il tramonto alle nostre spalle.

Per curiosità, ho deciso di scattare ancora, appena 4 minuti dopo:
22.14 Montpellier

Ore 22:14 – colori meravigliosi come piacciono a me! Un altro stop in più per aumentare l'apporto di luce artificiale, visto che la luce ambientale è calata. Sono indeciso se preferire questa alla precedente, però, perché le insegne dei locali cominciano a bruciarsi. La soluzione ovvia sarebbe quella di prendere le insegne dalla foto precedente e inserirle qua (ci penserò).
(nota: il taglio di questa foto è leggermente diverso perché prima avevo scattato una foto in verticale)

La conclusione è che la luce "buona" dura veramente poco; una volta trovato il posto e l'inquadratura interessante, ritornateci in vari momenti della giornata per vedere da che direzione arriva la luce al mattino e alla sera. Quando avete deciso, controllate le previsioni del tempo: nella foto sopra, se ci fossero stati dei nuvoloni temporaleschi sarebbe cambiato tutto – in meglio o in peggio, difficile da intuire.

3 commenti:

  1. Personalemnte meglio proprio la quarta immagine, la "raggiera" gialla rende al meglio. Le insegna "bruciate" non le ritengo assolutamente un problema, che utilità avrebbero nell'economia dell'immagine.

    I nuvoloni da post-temporale avrebbero reso ancora più spettacolare il tutto ma, probabilmente, avrebbero ditratto dallo spettacolo.

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  2. Le insegne sono al limite, se diventano dei blob bianchi secondo me tolgono un po' colore all'immagine.
    Chissà col cielo nuvoloso, magari avrebbe dato un senso più da "ultima festa prima della fine del mondo" :)

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  3. Niente continua a loggarmi come "unknown" usando Google. Mah!

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