impressioni sulla passione della fotografia e non solo

impressioni sulla passione per la fotografia e non solo

giovedì 30 gennaio 2014

Jurassic Park

di Fabio Foggetti

geniale, assolutamente geniale
Aspettavo di poter scrivere di questo film, visto e rivisto nel corso degli anni, ormai un classico che non invecchia con il passare del tempo. Volevo poterne scrivere dopo i deludentissimi Hook e Always. Volevo scriverne perchè era il 1993 quando lo vidi al cinema e di lì a breve sarebbe iniziata la parte di migliore della produzione spielberghiana. 

Stavo per scrivere senza nemmeno riguardarlo come ho fatto per tutti gli altri film fin'ora. Poi ho iniziato e, quando dopo un'ora in cui di dinosauri si vede pochissimo, appare il bellissimo T-rex ho notato anche un madornale errore di continuità che mi ha rovinato la visione. Jurassic Park ha segnato il cinema nel campo degli effetti speciali come poche altre pellicole, è entrato nell'immaginario di milioni di persone, ha fatto un mucchio di soldi ed è anche un bel film. 

Però, per quanto possa sospendere l'incredulità nel guardare una storia in cui si racconta di come vengono riportati in vita al giorno d'oggi i dinosauri, mi sento ferito come spettatore da incongruenze come quella della scarpata che appare là dove prima c'era solido terreno. Col tempo digerirò la cosa, ne sono sicuro, ma oggi non vedo l'ora di passare al film successivo. No, nemmeno a quello, che per quanto meraviglioso è anche dolorosissimo.

Voto su imdb per me: non pervenuto

P.S.: il tema musicale del film è splendido e abusatissimo

sabato 18 gennaio 2014

Hook

di Fabio Foggetti

Di Hook, film del 1991, credo che, scenografie a parte, non funzioni praticamente nulla. Lo avevo visto ventitre anni fa al cinema e poi, fino ad oggi, mai più. Confermo cosi l'impressione dell'epoca, a 15 anni o a 38 niente mi ha coinvolto.

Un film sviluppato con poca convinzione, con una trama da sbadiglio, con bimbi che urlano e adulti che urlano. Tra i film visti fino ad ora il lavoro meno riuscito di Spielberg. Cosa voleva raccontarci? Una favola? Una storia per bambini o una per adulti? Non mi dilungo oltre, meglio evitarlo. Non può farmi nemmeno volare, perchè non mi da pensieri felici.

E il titolo? Che senso ha?

Voto su imdb 5

giovedì 16 gennaio 2014

La X100 e le altre

di Fabio Foggetti

L'arrivo della Fujifilm X100 tra le mie macchine fotografiche ha messo ulteriormente in crisi l'avere due corpi reflex digitali. Gia la Gallina Vecchia (D200), con la sua ingombrante presenza, aveva relegato la D40 ad un ruolo di secondo piano. Così, preso dal senso di colpa, dalla volontà di non voler lasciare la piccola reflex in un cassetto per mesi, dal desiderio di fare un favore ad un amico, l'ho data in affido per un anno. 
Il periodo di tempo è simbolico, abbastanza lungo da lasciare il tempo all'amico di provarla, giocarci, capire cosa si può fare. Questo anche per chiarire che, a mio modesto parere, pur con tutti i suoi limiti, una reflex digitale del 2006 oggi ne ha di cose da dire. Tra l'altro con oltre ventimila scatti e perfettamente funzionante. Con lei se ne è andato anche il 18-55, questo mi lascia con due ottiche fisse e null'altro, il 35 (equivalente) 2.0 della Fuji e il 50 (equivalente) 1.8 della Nikon. Anche per me sarà un anno di prove ed esperimenti.

lunedì 13 gennaio 2014

Always

di Fabio Foggetti

Dopo la pausa influenza/anno nuovo, ho ricominciato con la visione di film diretti da Spielberg in ordine cronologico. Chissà se la pausa non è stata inconsciamente dettata da ciò che mi aspettava! Lo stesso anno del terzo film di Indiana Jones, Mr. Spielberg esce anche con una storia d'amore che non mi convince. Per quanto siano molto bravi gli interpreti, Holly Hunter su tutti, e la fotografia sia perfetta per questo genere di ambientazione, la vicenda non ha guizzi, non mi coinvolge mai...beh, mai no, le due scene di ballo con la Hunter sono molto toccanti.

C'è qualcosa che non funziona nella narrazione e qualcosa che non va anche nelle musiche di Williams! Cavolo, è un sollievo sentire Smoke gets in your eyes! Intendiamoci, non è certo un brutto film, ma considerato quanto visto sin'ora, siamo ad un livello appena sufficiente.

Su imdb, per me, voto 6


sabato 4 gennaio 2014

Tracolla Cullmann

di Fabio Foggetti

L'idea mi era cominciata a sorgere dopo alcuni anni di uscite ed escursioni con la D40. All'arrivo della D200 la questione si era fatta urgente. 
Andare in giro a piedi, magari per ore, con la reflex al collo, può risultare molto stancante e, oltre a risentirne il fisico, finisce per risentirne la voglia di scattare fotografie. Aggiungo a margine, ma direi discretamente importante, che le tracolle Nikon (ma non solo loro) fanno assomigliere chi le indossa a pubblicità viventi. E se per alcuni può essere motivo d'orgoglio andare in giro con marca (e spesso modello!) stampati sulla tracolla, per me alla lunga è un altro motivo di fastidio.

Eccola qui!
Ho così risolto cercando in internet. Volevo qualcosa di abbastanza anonimo, che non graffiasse il collo, sopratutto d'estate quando la tracolla appoggia direttamente sulla pelle, resistente e anche che potesse staccarsi con facilità dalla macchina. Avere la macchina al collo è importantissimo per evitare cadute accidentali, ma ci sono momenti in cui è anche meglio non avere niente d'intralcio.

Alla fine ho scelto una tracolla da...borsa.

Per essere precisi una Cullmann tracolla 600, prezzo modesto e alla fine sembra funzionare. Non particolarmente bella da vedere ma si adatta morbidamente al mio collo, si attacca e si stacca dalla D200 senza troppo impegno. Permette anche di indossarla al fianco (io almeno mi sono fidato a lascire tutto il peso della fotocamera ad un gancio solo). Non va bene per la D40.

Il tutto testato la scorsa estate durante la settimana in Bretagna.


aggancio facile
Dopo pochi giorni di uso i ganci perdono colore, poco male.

Così si può facilmente indossare la reflex al fianco.